Antonello Venditti
Settembre 2025 | ||||||
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Antonello Venditti, nato l'8 marzo 1949 a Roma, Italia, è un rinomato cantautore e pianista noto per il suo profondo impatto sulla musica italiana. Ha iniziato il suo percorso musicale in giovane età, componendo la sua prima canzone, "Sora Rosa", a 17 anni. Il suo coinvolgimento iniziale con il Folkstudio di Roma lo ha introdotto ad artisti che condividevano il suo interesse nell'affrontare temi sociali e politici attraverso la musica.
Nel 1972, Venditti ha collaborato con Francesco De Gregori per pubblicare "Theorius Campus", un album che ha segnato il suo ingresso nella scena musicale. Il brano "Roma Capoccia", un sentito tributo alla sua città natale, ha attirato notevole attenzione e lo ha affermato come figura prominente nella musica italiana.
Nel corso degli anni '70, la musica di Venditti è stata caratterizzata da temi socialmente consapevoli, affrontando questioni come la politica, la religione e le sfide sociali. Album come "Lilly" e "Ullàlla" hanno mostrato il suo impegno nel fondere composizioni melodiche con testi toccanti, risuonando con una generazione in cerca di cambiamento.
La passione di Venditti per Roma è rimasta un tema centrale nel suo lavoro, con molte composizioni che riflettono la sua profonda connessione con la città.La sua capacità di intrecciare narrazioni personali con commenti sociali più ampi ha consolidato il suo status di artista influente. In una carriera che abbraccia più di cinque decenni, Venditti ha continuato a evolversi, adattandosi ai cambiamenti del panorama musicale mantenendo l'autenticità che definisce la sua arte.
Programma e cast
Teatro antico di Taormina
Teatro antico di Taormina
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Impianto scenico e orchestra del teatro. La fossa al centro è relativa ad un adattamento romano.
Il Teatro antico di Taormina è il secondo centro di rappresentazione teatrale classico per dimensione in Sicilia dopo il Teatro greco di Siracusa.
Storia
Origini e sviluppo
Il teatro di Tauromenion avrebbe un'origine ellenistica - sulla base dei pochi documenti archeologici potrebbe essere del III secolo a.C. - ma si presenta totalmente romano nel suo aspetto oggi visibile.
Allestimento di uno spettacolo nell'orchestra del teatro.
La struttura originaria era legata ad un piccolo santuario di cui resta il basamento sul belvedere che sovrasta la cavea.
Una prima ricostruzione dell'edificio si ebbe in età repubblicana o primo Impero, forse sotto Augusto, per poi essere ampliato nella prima metà del II secolo d.C. nelle forme oggi note. L'edificio raggiunse i 109 metri di diametro massimo, con un'orchestra dal diametro di 35 metri, per una capienza di circa 10000 spettatori.
In pieno e nel tardo Impero l'edificio venne adattato ad ospitare le venationes (spettacoli di lotta tra gladiatori e bestie feroci), trasformandosi in un vero e proprio anfiteatro: l'orchestra venne mutata in arena sostituendo le gradinate inferiori con un corridoio a volta che connetteva ad un ipogeo al centro dello spiazzo, dove le macchine sceniche permettevano gli "effetti speciali" del combattimento. Infine, in epoca tardo antica, venne realizzato il portico alle spalle della scena. Il suo abbandono probabilmente è da ascriversi con l'assedio dei Vandali e con il conseguente decadimento dell'Impero.
Decadenza
Durante il Medioevo, l'edificio scenico e le due turris scalae vennero riutilizzate per ricavarne un palazzo privato[1]. Durante il Grand Tour crebbe la fama romantica dell'edificio, un monumento decaduto, attorniato da rigogliosa vegetazione con una inusuale visuale sull'Etna, visuale questa per nulla esistente ai tempi della sua massima estensione, in quanto coperta dagli edifici scenici in muratura.
Il teatro oggi
A partire dagli anni cinquanta il teatro è stato impiegato come struttura teatrale all'aperto per varie forme di spettacolo che spaziano dal teatro ai concerti, dalle cerimonie di premiazione del David di Donatello ai concerti sinfonici, dall'opera lirica al balletto. Dal 1983 è sede di Taormina Arte, manifestazione di spettacoli che si svolge tutti gli anni nel periodo estivo, e del Taormina Film Fest. Il teatro è stato anche sede di alcune riprese del film La dea dell'amore di Woody Allen.
Descrizione
Esso risulta scavato nella roccia e la scena ha per sfondo il mar Ionio e l'Etna. Ha un diametro massimo di circa 109 metri ed un'altezza di circa 20 metri. La cavea è suddivisa in nove settori da otto scale che consentono l'accesso degli spettatori. La stessa è circondata, nella parte alta, da una doppia galleria ad archi sorretti all'esterno da dei semplici pilastri e all'interno da colonne di marmo. Il fondo della scena, di epoca romana e parzialmente aperto al centro, è delimitato da un muro sul cui sfondo sono adagiate alcune colonne residue in marmo che fanno comprendere come dovesse essere in origine. Il teatro, oggi, ha una capienza agibile di 4500 posti a sedere.
Uso
Pur non sapendo, per assenza di fonti, che genere di spettacoli vi si tenessero, è verosimile che in epoca greca doveva essere adibito a teatro per la rappresentazione di tragedie, mentre in epoca romana, dopo adeguate modifiche, venne probabilmente adibito a spettacoli di gladiatori molto in voga presso i romani.