La fanciulla del West Puccini Festival 2026

Ordina biglietti
PreviousLuglio 2028
Lu
Ma
Me
Gi
Ve
Sa
Do

 

Si prega di prestare particolare attenzione al codice di abbigliamento:
La direzione si riserva il diritto di negare l’ingresso a chi indossa abiti ritenuti non consoni al decoro del teatro. In tali casi, i biglietti non saranno rimborsabili. Non sono ammessi pantaloncini, canottiere, infradito o abbigliamento da spiaggia. Cibi e bevande non sono consentiti in platea, così come non è consentito introdurre caschi, trolley o oggetti in vetro.

 

* Gold Ticket *

Vorremmo ricordarvi che il vostro Gold Ticket include una Drink Card, che può essere ritirata presentando il biglietto presso il banco "biglietti prepagati" alla biglietteria. La biglietteria il giorno dello spettacolo è aperta dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 21:15.

Una volta ritirata, potrete gustare la vostra bevanda nell'area "riservata e segnalata" nel Giardino del Teatro aperta dalle 20:00 alle 21:00.

Se non fosse possibile consumarla prima dello spettacolo, è possibile farlo durante la prima pausa, sempre nell'area riservata.

 

Trama

In California, intorno al 1850, ai tempi della febbre dell'oro. Minnie (soprano) è la giovane padrona della "Polka", un locale ai piedi delle montagne della Sierra, e, per i minatori del vicino campo di lavoro, la compagna, la consolatrice, la confidente; soprattutto ora che una banda di grassatori, comandata dal temibile Ramerrez, infesta la zona depredando e taglieggiando.

 

Atto I

L'interno della "Polka".

Terminato il lavoro i minatori vengono a rilassarsi. Nick il cameriere li serve e anche abbindola Sonora e Trin facendo credere loro di un improbabile amore da parte di Minnie, al che i due offrono wisky e sigari a tutti. Entra il cantastorie Jack Wallace che canta la nostalgia di casa, ciò provoca la commozione disperata di Larkens che decide di abbandonare la miniera. Tutti, impietositi, fanno una colletta per aiutarlo a partire. Si gioca anche a carte, Sid bara, viene scoperto e castigato dallo sceriffo Jack Rance (baritono). Arriva anche Ashby rappresentante della compagnia Well Fargo; avvisa tutti che Ramerrez si aggira nei dintorni e poi va a dormire. Rance dichiara che Minnie lo sposerà, e Sonora ingelosito si scaglia contro di lui. Si spara, ma in quell'istante entra Minnie che blocca il diverbio e zittisce tutti. Questi uno alla volta offrono doni a Minnie, anche Ashby si sveglia e brinda con lei. Minnie quindi fa la consueta lezione di un capitolo della Bibbia ai presenti. Finita la lezione Minnie rimprovera l'indiano Billy che ha fatto un figlio con l'indiana Wowkle, sua cameriera, e le ingiunge di sposarla. Poi arriva la posta per tutti; e vi è una lettera di una donna equivoca, Nina Micheltorena, per Ashby, che offre la cattura di Ramerrez per vendetta. Ashby dice che andrà all'appuntamento. La sala si svuota, tutti vanno nella sala da ballo, e Minnie e Rance restano soli. Nick avvisa Minnie che fuori è arrivato uno straniero che ha chiesto wiski e acqua, Minnie ride e dice che poi lo metterà a posto. Lo sceriffo dichiara il suo amore a Minnie, offre addirittura mille dollari per un bacio, ma Minnie lo respinge duramente, solo chi sarà il suo amore potrà baciarla. In quella entra lo sconosciuto; Minnie cambia di colpo espressione e dice a Nick di servire il nuovo venuto come preferisce. Dal breve colloquio fra Minnie e il nuovo venuto si apprende che si erano già incontrati per caso sul sentiero di Monterey giorni prima, restando colpiti. Rance allora si infuria e pretende dal nuovo venuto spiegazioni. Questo afferma di chiamarsi Dick Johnson (tenore). Ma non aggiunge molto. Rance allora richiama i minatori per farlo parlare, ma Minnie dice di conoscerlo e allora tutti diventano gentili, anzi invitano Jonhson a ballare e lui invita Minnie con Rance umiliato e scontroso.

Mentre si balla arrivano dei minatori con un bandito prigioniero, Josè Castro, che dice di essere scappato dalla banda di Ramerrez e di essere pronto a guidarli per vendetta contro il bandito. Rance, Ashby e tutti decidono allora di tentare il colpo. Non visto il bandito si avvicina a Jonhson, che in realtà è Ramerrez travestito, e gli dice che si è fatto catturare per sviarli, gli altri verranno fra poco e ci sarà un fischio, se c'è il bottino basterà rispondere con un altro fischio. Poi la spedizione parte.

Minnie e Johnson rimangono soli. Già nell'incontro precedente non erano rimasti indifferenti. È evidente che si sono innamorati. Minnie narra della dura vita dei minatori, e dell'oro custodito proprio qui nel saloon cui lei ora fa la guardia. Si ode il fischio; ma Jonhson non risponde, ormai colpito da Minnie non la tradisce. E poiché ha una - seppur piccola - istruzione, il suo modo di parlare conquista definitivamente Minnie. Jonhson dice che deve andare via, e Minnie lo invita più tardi a visitarla nella sua capanna, quando avrà il cambio nella guardia all'oro e rincaserà. Johnson le dice che verrà.

Nota: la scena di Sid che bara e quella della lettura della posta da parte di tutti i minatori sono spesso tagliate; la scena di Minnie che rimprovera Bill è invece praticamente sempre tagliata, persino nella partitura stampata, e perciò la sua esecuzione è rarissima.

 

Atto II

Interno della capanna di Minnie.

Billy parla con la serva indiana Wowkle, ha fissato le nozze per domani. Arriva Minnie che si compiace e lo manda via, si accerta con Wowkle che il matrimonio si farà e poi dà al bambino dei doni avuti da Sonora e Trin. Poi le dice di preparare la tavola per due. E Johnson arriva; e nel dialogo fra i due la reciproca attrazione si cambia in amore: lui vorrebbe baciarla, Minnie allora fa uscire Wowkle, e poi si ha un lungo bacio appassionato. Poi Johnson dice che deve andare, tornerà, ma aprendo la porta si vede che è scoppiata una tormenta, il sentiero è scomparso. Allora Minnie offre ospitalità a Johnson. Come i due stanno per addormentarsi si odono delle voci. Minnie nasconde Johnson, poi entrano Rance, Sonora, Ashby e Nick. Rance trionfante dice a Minnie che non solo lo sconosciuto straniero era Ramerrez, ma anche che l'equivoca Nina Micheltorena è la sua amante, ed è questa che lo ha denunciato per vendetta offrendo pure una sua foto. Minnie incassa il colpo, poi dice che non ha bisogno di aiuto e congeda i quattro. Poi, indignata e disperata, affronta Johnson. Questo si difende, e narra che non voleva essere bandito, lo costrinse il padre di cui ignorava la doppia vita, che morendo gli lasciò la banda in eredità. E afferma che da tempo voleva redimersi, e vedendo Minnie credeva di aver trovato la via della redenzione. Minnie gli crede, ma sconvolta per il bacio dato lo caccia via. Ma sull'uscio Jonhson viene abbattuto da un colpo di pistola, sparato a bruciapelo dallo sceriffo, il quale, insospettito dal contegno di Minnie, si era appostato nei pressi. Minnie allora soccorre Jonhson e lo nasconde con grande sforzo nel solaio. Rance entra, cerca dappertutto, non trova nessuno, poi cerca di baciare Minnie a forza. Lei si divincola e lo respinge, lui tende la mano in gesto di minaccia e vede cadere dal soffitto delle gocce di sangue proprio sulle sue dita. Jonhson è così scoperto, Minnie deve riportarlo giù. La ragazza, furiosa, propone a Rance una partita a poker: se vincerà, Johnson sarà suo, e Rance dovrà dimenticare quanto è successo, se perderà, lo sceriffo potrà arrestare e portare via il bandito. La tremenda partita ha luogo; sembra che Rance stia vincendo, ma Minnie abilmente bara e vince lei. Rance sconfitto esce furioso.

 

Atto III

In una radura della grande selva californiana.

Sorge l'alba, nel bivacco Rance parla con Nick, e gli svela come due settimane prima ferì Johnson/Ramerrez, ma Minnie lo obbligò a tacere. Ramerrez poi venne curato da lei ed ora guarito sta tentando la fuga. Infatti i minatori guidati da Ashby stanno setacciando la foresta. La caccia riprende con il sorgere del sole, e poco dopo grida di esultanza annunciano la cattura del bandito, che viene portato al cospetto di Rance ed è subito circondato da una turba di uomini minacciosi, pronti, su incitamento dello sceriffo, ad impiccarlo; a nulla vale il suo canto d'amore (Ch'ella mi creda libero e lontano) nel quale chiede di non dire a Minnie la verità sulla sua morte. La sua sorte sarebbe segnata se, d'improvviso, avvertita nel frattempo da Nick, in sella ad un cavallo ed impugnando una pistola, non intervenisse in suo soccorso Minnie.

Sarà lei, con una paziente opera di persuasione, e con l'aiuto di Sonora ormai dalla sua parte, a convincere i minatori a lasciare libero il suo uomo: si rivolge ad ognuno, ricordando i giorni trascorsi insieme, le ore della tristezza e della speranza, e riesce così a commuovere quegli animi induriti dalla fatica e dalle sofferenze. Johnson è finalmente libero; Minnie s'allontana felice con colui che nessuno potrà più togliere al suo amore, fra il pianto dei minatori.

Programma e cast

Torre del Lago Puccini Festival

Torre del Lago Puccini è una frazione di Viareggio, in provincia di Lucca. Il suo territorio, popolato da circa 11.000 abitanti, corrisponde a quello della Circoscrizione 1 - Torre del Lago Puccini di Viareggio.

 

Villa Borbone (viale dei Tigli, tra Viareggio e Torre del Lago), costruita a partire dal 1822 e più volte ampliata e ritoccata. Residenza di Maria Luisa di Borbone-Spagna, duchessa di Lucca dal 1817 al 1824. Posta all'interno di un vasto parco al tempo adibito alla caccia e alla coltura della vite, dalla villa si accede ad una fitta selva dove oggi partono diversi percorsi naturalistici, per visitare relitti dell'antica fauna del territorio, prima della costruzione delle pinete.

 

Recentemente restaurato dal comune di Viareggio, in collaborazione con l'Università di Pisa, il complesso della casa e della cappella con il grande giardino, luogo di eventi e spettacoli. L'edificio ospita anche prestigiose mostre - come quella su Puccini e Galileo Chini - ed è sede di alcuni master postlaurea dell'Università di Pisa. Donato al comune nel 1985 per uso culturale. Davanti alla villa un cippo di marmo molto malridotto commemora l'esproprio fascista del bosco che apparteneva alla tenuta dei Borbone.

 

Villa Puccini è situata di fronte al lago di Massaciuccoli. Questo è il luogo dove Puccini passò gli ultimi anni della sua vita, la casa museo è visitabile.

Gran teatro all'aperto, nei giardini.



Chiesa di San Giuseppe eretta il 28 novembre 1776 e affrescata sia in facciata sia all'interno dal pittore torrelaghese Lanfranco Orlandi (1931-2007).
Bassorilievo per la Liberazione, (muro esterno laterale della Chiesa di San Giuseppe), è dedicato anche a Venio Bini e Lelio Gori, opera di Serafino Beconi.
Monumento a Puccini, (Belvedere), 1925, bronzo, Paul Troubetzkoy
Lapide monumentale, (Belvedere), dedicata agli aviatori e ai marinai caduti, 1994, marmo.
Totem, 1998, laterizi colorati, Lelia Astone.
Monumento ai caduti di tutte le guerre, (piazza della Pace), cristallo e bronzo, Paolo Spadaccini.

Eventi correlati