La Traviata
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
„Let’s OPERA!“
Opera di Giuseppe Verdi
Nel suo secondo anno come direttore artistico dell’opera BURG GARS, Clemens Unterreiner porta sul palcoscenico dell’opera della Waldviertel una delle storie più commoventi di tutta la letteratura operistica: “LA TRAVIATA” di Giuseppe Verdi – questa è maestria musicale incomparabile unita a una profondità emotiva e un realismo che per l’epoca in cui l’opera è stata scritta era incredibilmente innovativo“, entusiasta Unterreiner.
La tragica storia d’amore tra la cortigiana Violetta Valéry e il giovane borghese Alfredo Germont, tratta dal romanzo di successo “La dama delle camelie” di Alexandre Dumas il Giovane, affascina, commuove e conquista gli appassionati di opera da oltre 170 anni.
A partire dal 12 luglio 2025, questo dramma musicale emozionante sull’amore, la libertà e le norme sociali vi porterà nel scintillante demi-monde parigino del passato. Vivete le immortali melodie di Verdi nella straordinaria cornice naturale del Castello di Gars, nel cuore della Valle del Kamp, a soli 60 minuti da Vienna. Non vediamo l’ora di questa emozionante e musicale esperienza al più grande festival operistico acusticamente amplificato d’Austria. Semplicemente OPERA PURA!
Trama
Atto I
(Scena I, Scena II, Scena III, Scena IV)
Dopo un profondo e toccante Preludio, il sipario si apre mostrando un elegante salone della casa parigina di Violetta Valery, dove lei, donna di mondo, attende gli invitati. Violetta saluta tra gli altri Flora Bervoix e il visconte Gastone de Letorières, che le presenta Alfredo Germont, spiegandole che è un suo grande ammiratore e che durante la sua recente malattia si era recato spesso nella sua casa per ricevere notizie. Dopo aver chiesto spiegazioni per il comportamento ammirevole di Alfredo, Violetta rimprovera il suo protettore, il Barone Douphol, di non aver avuto la stessa curiosità del giovane innamorato; il Barone, irritato, mostra il suo disappunto a Flora. Poco dopo, Gastone propone un brindisi al Barone che rifiuta; Alfredo ritroso accetta invitato da Violetta cui si uniscono gli altri invitati, che cantano alla vita e alla bellezza che fugge e al vino che riscalda l'amore (Libiamo ne' lieti calici).
Atto II
(Scena I, Scena II, Scena III, Scena IV, Scena V, Scena VI, Scena VII, Scena VIII, Scena IX, Scena X, Scena XI, Scena XII, Scena XIII, Scena XIV, Scena XV)
Quadro I
Alfredo e Violetta convivono ormai da tre mesi nella casa di campagna presa in affitto dal Barone per lei; il giovane è contento della sua vita con l'amata (De' miei bollenti spiriti), quando sopraggiunge Annina, la domestica di lei. Interrogata da Alfredo, ella ammette di essere stata a Parigi per vendere tutti i beni della sua padrona coi quali poter pagare le spese di mantenimento della casa, per una somma di 1.000 [[lire (moneta)|luigi]]; Alfredo promette di andare lui stesso a sistemare gli affari e raccomanda ad Annina di non far parola del loro dialogo con Violetta. Rimasto solo, Alfredo si incolpa per la situazione finanziaria (Oh mio rimorso! Oh infamia!)
Violetta entra in scena ed il suo cameriere, Giuseppe, le porge una lettera di invito per quella sera ad una festa presso il palazzo di Flora Bervoix. Subito dopo Giuseppe annuncia la visita di un signore, che Violetta crede sia il suo avvocato e fa entrare. È invece Giorgio Germont, il padre di Alfredo, che l'accusa duramente di voler spogliare Alfredo delle sue ricchezze. Violetta allora gli mostra i documenti che provano la vendita di ogni suo avere per mantenere l'amante presso di lei: il vecchio signore capisce la situazione, ma pur convinto dell'amore che lega Violetta al figlio, le chiede un sacrificio per salvare il futuro dei suoi due figli. Germont spiega che ha anche una figlia e che Alfredo, se non torna subito a casa, rischia di mettere in pericolo il matrimonio della sorella (Pura siccome un angelo). Violetta così propone di allontanarsi per un certo periodo da Alfredo; ma non basta e il vecchio Germont le chiede di abbandonarlo per sempre, il che Violetta non può accettare, non avendo parenti o amici ed essendo affetta dalla tisi. Germont le fa allora notare che quando il tempo avrà cancellato la sua avvenenza (Un dì quando le veneri), Alfredo si stancherà di lei, che non potrà trarre nessun conforto, non essendo la loro unione benedetta dal cielo. Stremata, Violetta accetta di lasciare Alfredo.
Rimasta sola, Violetta scrive dapprima al barone Douphol, poi ad Alfredo per annunciargli la sua decisione di lasciarlo; non appena terminata la lettera, Alfredo entra agitato perché ha saputo della presenza del padre. Propone a Violetta di andare a conoscerlo ma lei, dopo essersi fatta giurare l'amore di Alfredo (Amami Alfredo), fugge. Alfredo si insospettisce della fuga di Violetta, e riceve la lettera (dal cocchio in partenza) che lei poco prima stava scrivendo. "Alfredo, al giungervi di questo foglio..." è quanto legge e quanto basta per fargli capire che Violetta lo ha lasciato. Quando vede l'invito di Flora sul tavolo, capisce che Violetta è alla festa, e, infuriato, decide di recarvisi anche lui, nonostante le suppliche del padre (Di Provenza il mar, il suol).
Quadro II
Alla festa a casa di Flora Bervoix si vocifera della separazione di Violetta e Alfredo. Durante i festeggiamenti per il carnevale, Alfredo arriva per cercare Violetta, che arriva accompagnata dal barone. Alfredo, giocando, insulta in modo indiretto Violetta, scatenando l'ira del barone, che lo sfida ad una partita di carte. Il barone perde ed Alfredo incassa una grande somma. Violetta chiede un colloquio con Alfredo, durante il quale lo supplica di andare via e, mentendogli, dice di essere innamorata del Barone. Alfredo, sdegnato, chiama tutti gli invitati (Or testimon vi chiamo che qui pagata io l'ho), e getta una borsa di denaro ai piedi di Violetta, che sviene in braccio a Flora. Tutti inveiscono contro Alfredo, e arriva il padre che lo rimprovera del fatto. Il barone decide di sfidare a duello Alfredo. Alfredo ha rimorso per il gesto di pubblico disprezzo fatto a spese di Violetta, che a sua volta si dichiara convinta che un giorno lui comprenderà le ragioni della separazione e rinnova la promessa di amore eterno.
Atto III
(Scena I, Scena II, Scena III, Scena IV, Scena V, Scena VI, Scena ultima)
«Ah della traviata sorridi al desìo
a lei deh perdona, tu accoglila, o Dio»
(Violetta, atto III scena IV)
La scena si svolge nella camera da letto di Violetta. La tisi si fa più acuta e ormai il dottor Grenvil rivela ad Annina che Violetta è in fin di vita (La tisi non le accorda che poche ore). Violetta, sola nella sua stanza, rilegge una lettera che custodiva vicino al petto, nella quale Giorgio Germont la informava di aver rivelato la verità ad Alfredo e che il suo amato, fuggito dopo aver ferito Douphol a duello[5], sta tornando da lei. Verdi accompagna il parlato della protagonista con un violino solista che accenna il canto d'amore di Alfredo del primo atto Di quell'amor ch'è palpito. Violetta sa che è troppo tardi ed esprime la sua disillusione nella romanza Addio, del passato bei sogni ridenti.
Per contrasto, all'esterno impazza il carnevale. Annina porta una buona notizia: è arrivato Alfredo, che entra, abbraccia Violetta e le promette di portarla con sé lontano da Parigi (Parigi, o cara). Giunge anche Giorgio Germont, che finalmente manifesta il suo rimorso. Violetta chiama a sé Alfredo e gli lascia un medaglione con la sua immagine, ella gli dice di sposarsi con una giovane che lo ami, ma mai di dimenticarla. Per un momento Violetta sembra riacquistare le forze, si alza dal letto, ma subito cade morta sul canapè.
Programma e cast
Team di Direzione
Levente Török
Carolin Pienkos
Cornelius Obonya
Laura Madgé Hörmann
Michał Juraszek
Sandra Kreuzhuber
Celine Kreps
Occupazione
Hila Fahima
Filip Filipović
Morten Frank Larsen
Clemens Unterreiner
Flaka Goranci
Andjela Spaic
George Kounoupias
Nicolas Legoux
Philipp Schöllhorn
Evgeny Solodovnikov
Coro dell’Opera BURG GARS
Orchestra dell’Opera BURG GARS
Comparse dell’Opera BURG GARS
Castello dell´Opera di Gars
Opera Burg Gars si trova in un castello medievale a Gars am Kamp, Austria, e offre un ambiente unico per le rappresentazioni d'opera. Il festival è noto per le sue produzioni all'aperto con una acustica eccellente. La location è facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici, inclusi i servizi navetta da Vienna.